LA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI INTERROMPERÀ I PRESTITI AI PROGETTI SUI COMBUSTIBILI FOSSILI
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La Banca europea per gli investimenti cesserà i prestiti per progetti sui combustibili fossili. Lo scrive #NathanialGronewold sull’autorevole rivista Scientific American.
Nell’essere lieti di questa buona notizia esprimiamo la nostra preoccupazione. Sappiamo bene che la possente spinta dei petrolieri sulla plastica «fossile», aumenta di insistenza e di pericolosità. Ciò per il fatto che gli altri usi del petrolio stanno inesorabilmente contraendosi. In questo i petrolieri sono ovviamente e fraternamente spalleggiati dai produttori di plastica.
Quindi sarebbe opportuno cominciare a pensare che il finanziamento ridotto nell’ambito delle plastiche fossili venisse riversato nell’area ricerca e produzione di materie plastiche biodegradabili.
Il consiglio di amministrazione della BEI ha adottato il piano dopo che alcuni paesi si sono opposti all’inclusione del gas naturale nel divieto di prestito. Il cambiamento è la misura più audace adottata finora da una banca di sviluppo contro i combustibili fossili. Ciò potrebbe spingere altre istituzioni finanziarie a seguirlo, come la Banca mondiale e la Banca asiatica di sviluppo.
La nuova politica significa che la BEI cesserà di emettere prestiti per progetti destinati alle infrastrutture del carbone, del petrolio e del gas naturale. La mossa avrà effetto alla fine del 2021, lasciando abbastanza tempo per il completamento dei progetti in corso.
Il consiglio di amministrazione della BEI ha affermato che la decisione intende allineare la banca agli sforzi per combattere il cambiamento climatico. Il denaro precedentemente speso per progetti sui combustibili fossili sarà invece destinato a promuovere «innovazione energetica pulita, efficienza energetica e rinnovabili».
Gli ambientalisti hanno acclamato la decisione. Leonardo Martinez-Diaz, direttore della finanza sostenibile presso il World Resources Institute, ha dichiarato in un comunicato che la decisione segna «una svolta» e pone l’onere su altre istituzioni finanziarie.