IL REGNO UNITO VUOLE “INVERTIRE LA ROTTA” SULL’INQUINAMENTO DA PLASTICA

Il regno unito vuole “invertire la rotta” sull’inquinamento da plastica. L’inquinamento da plastica nei mari triplicherà nei prossimi 20 anni.

Gran parte dei Paesi dell’ONU spinge per nuovi trattati vincolanti che pongano delle forti restrizioni all’uso ed abuso delle plastiche, tipo i sacchetti, già vietati nel nostro Paese.

Forte preoccupazione viene espressa per le mascherine non biodegradabili usate ora in grande quantità e purtroppo ormai arrivate a laghi e mari.

Tutto ciò è in linea con la mission di #PlasticFreeWaters del #IYFR del #Rotary International

Lord Goldsmith afferma che la Gran Bretagna, il secondo più grande produttore pro capite di rifiuti di plastica, potrebbe svolgere un ruolo di primo piano nell’affrontare la crisi, tanto che

Questa settimana #TheGuardian rivela che c’è un crescente sostegno a un tale trattato a livello internazionale. Né il Regno Unito né gli Stati Uniti, i maggiori produttori pro capite di rifiuti di plastica al mondo, si adoperano per promettere la loro adesione.

Il ministro del Pacifico e dell’Ambiente crede che sia ora di avviare i negoziati su un trattato delle Nazioni Unite sulla plastica simile all’accordo di Parigi sulla crisi climatica.                                                                                                             Ritiene che il Regno Unito potrebbe fornire un ruolo guida nella negoziazione dei termini di un tale accordo, identico a quello per l’impegno dei leader per la natura. e quindi

L’Organizzazione mondiale del commercio, ospitato dal Regno Unito in collaborazione con il #GlobalPlasticActionPartnership, ritiene che:

“La plastica nell’oceano triplicherà entro il 2025. La sfida che dobbiamo affrontare è immensa e urgente.

Crediamo sia il momento di negoziare un nuovo accordo globale.
Tutto ciò per coordinare l’azione sui rifiuti marini in plastica e sulla microplastica, che vada ben oltre i quadri esistenti.

Con due terzi degli Stati membri delle Nazioni Unite già a bordo, ora abbiamo la possibilità di creare uno slancio inarrestabile per affrontare l’inquinamento da plastica.

Come per l’accordo di Parigi per il cambiamento climatico e il protocollo di Montreal per l’esaurimento dell’ozono. Spero che molte, molte altre nazioni si uniranno a noi “.

da qui

Parla dell’impegno per la natura dei leader “ambiziosi” firmato a settembre da 64 leader mondiali di cinque continenti, tra cui Emmanuel Macron, Angela Merkel, Justin Trudeau, Jacinda Ardern e Boris Johnson.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        FOTO Rifiuti di plastica al largo dell’isola Verde, Filippine. Più di due terzi degli Stati delle Nazioni Unite dichiarano di essere aperti a un nuovo accordo. Fotografia: Noel Guevara / Greenpeace

“Sono orgoglioso che il Regno Unito svolga un ruolo importante nel rafforzare tale impegno, insistendo sul linguaggio più forte possibile, riga per riga”, dice Goldsmith. da ciò

Il Regno Unito ospiterà il G7 e l’importantissimo #Cop26 nel 2021, e si impegna a fare tutto il possibile per la natura e a “invertire la rotta” sui rifiuti di plastica. poichè
L’assemblea ambientale delle Nazioni Unite ritiene che il quadro giuridico internazionale esistente che disciplina l’inquinamento da plastica è frammentato e inefficace.

Più di due terzi degli Stati membri delle Nazioni Unite vogliono considerare l’opzione di un nuovo accordo. sebbene                                                                                                                                                                                                                          La Gran Bretagna valuta una delle due opzioni: sostenere le crescenti richieste di negoziare un nuovo trattato globale o rafforzare gli accordi esistenti per ridurre i rifiuti di plastica.     ma                                                                                  Gli Stati Uniti si oppongono a un accordo internazionale sui rifiuti di plastica.

In un gruppo di lavoro delle Nazioni Unite diverse delegazioni sostengono per un nuovo accordo globale.  Sebbene non vi sia consenso sul fatto che affronterà solo i rifiuti marini di plastica o andrà  per affrontare l’inquinamento da plastica nel suo insieme.

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