First Long-Term Installation for the Blue Barriers on the Aniene river!

Nuova barriera acchiappa-plastica: “Tra Tevere e Aniene già intercettate 10,5 tonnellate di rifiuti”

Nel quadro degli indirizzi strategici di Plastic Free Waters le barriere nei fiumi e canali rappresentano una soluzione valida per contrastare l’accumulo di rifiuti di plastica nei mari. Al contrario di altre, le barriere della SEADS sono semplici e molto efficaci, e Plastic Free Waters è lieta di promuoverne la diffusione. Attualmente è allo studio la installazione di tali barriere in un fiume nei pressi di Bogotà, in Colombia, mentre l’iniziativa condivisa dai paesi che l’alto corso del fiume Tisza o Tibisco attraversa (Ucraina, Ungheria, Romania, Slovacchia) è stata sospesa in attesa che la situazione migliori.

Posizionata una barriera di nuova generazione. Avenali: “Consente di prendere più rifiuti”

Il cartello davanti la barriera acchiappa plastica sull’Aniene.

C’è una nuova barriera sul fiume Aniene. Ed è di nuova generazione. Serve come quelle che negli ultimi anni avevano assolto lo stesso compito, ad intercettare rifiuti prima che arrivino in mare. Ma lo fa in maniera più efficiente.

Come funzionano le nuove barriere

Le “Blue Barriers” sono state progettate per massimizzare la raccolta dei rifiuti fluviali. Ogni modulo, che è lungo 1 metro, è in grado di arrivare a 95 centimetri di profondità. Sistemati uno di fianco all’altro questi moduli, realizzati in plastica, creano una barriera rigida di contenimento che, nei casi di piena o di emergenza, è in grado di aprirsi rapidamente. In modo da evitare l’ostruzione del flusso di corrente.

Il progetto, voluto dalla regione Lazio e dall’ufficio di scopo dei contratti di fiume, è realizzato in collaborazione con RomaNatura e con il consorzio di recupero della plastica, il Corepla. La barriera, almeno un paio di volte la settimana, viene svuotata a mano o con un ragno meccanico da terra. I rifiuti, stoccati in appositi contenitori in un deposito contemporaneo, vengono pesati e trasferiti in un impianto per la selezione ed il successivo riciclo, laddove sia possibile farlo.

I rifiuti raccolti 

Le correnti sul fiume Aniene, come sul Tevere dov’è presente un’altra barriera, non trasportano soltanto rifiuti plastici. Dal 2019, sommando tra i due fiumi, sono stati raccolte oltre 10,5 tonnellate di rifiuti.

“Una tonnellata e mezza è rappresentata da ingombranti e speciali come taniche di ferro, pneumatici o frigoriferi”  commenta Cristiana Avenali, responsabile dei contratti di fiume. A questi si aggiungono 9 tonnellate delle quali il 75% circa non sono caratterizzate da imballaggi di plastica. Quelli che invece lo sono, e che pertanto posso essere avviati al recupero, sono soprattutto bottiglie in pet (il 14%) tant’è vero che sono state intercettate più di 1200 chili di bottiglie, pari a oltre 30mila unità. Con la plastica recuperata è stata realizzata anche una nuova panchina, la seconda sistemata sulle sponde dell’Aniene.

“Questa azione delle barriere in particolare è un esempio che ci rende particolarmente orgogliosi

perchè stiamo impedendo che tonnellate di rifiuti arrivino in mare, abbiamo acceso un riflettore importante per sensibilizzare sul tema cittadini giovani e adulti e abbiamo attivato anche un processo virtuoso di economia circolare con il riciclo della plastica raccolta. I risultati sono ottimi e quindi continueremo ad investire con fondi europei e regionali sul questo tipo di progetti e su altri fiumi della regione. Le istituzioni devono prendersi cura del territorio investendo risorse sulla manutenzione, la prima opera pubblica sulla quale puntare”.

I fondi impegnati

Finora la giunta regionale ha speso oltre 530 mila euro per interventi di questo tipo e inserito nella prossima programmazione europea 3 milioni di euro per posizionare barriere acchiappa-rifiuti nei fiumi e nei laghi del Lazio, proprio al fine di rendere più pulite le loro acque, preservando la natura e la biodiversità anche nelle aree urbane, con un impatto significativo a livello di inquinamento ambientale. Per quanto riguarda il posizionamento della barriera di nuova generazione, che in base al progetto della regione resterà nell’Aniene per 12 mesi, è finanziato con un investimento che supera i sessantamila euro.

Un’azione continua a difesa della biodiversità

“Essere partecipi ancora una volta di una bellissima iniziativa all’interno della Riserva della Valle dell’Aniene ci rende particolarmente soddisfatti. Le tante azioni ambientali, concretamente messe in campo dalla regione e dall’ufficio di scopo con i contratti di fiume, permettono di avere quella continuità che è indispensabile e fa la differenza sul piano della difesa del suolo e delle acque” commenta il presidente di RomaNatura Maurizio Gubbiotti.

“La presenza delle barriere acchiappa-rifiuti, con i risultati che finora hanno garantito – ha proseguito Gubbiotti – rappresentano un argine a difesa della biodiversità” che un fiume come l’Aniene, contribuisce a garantire nella riserva dell’Aniene.

InfineApprezzamenti sono  espressi anche dal presidente del Corepla Giorgio Quagliuolo.”È  nostro preciso mandato quello di mettere a disposizione le migliori competenze a favore di tutti gli interlocutori impegnati in quelle attività volte a vigilare sulla dispersione dei rifiuti”  dichiara il numero uno del consorzio per il recupero della plastica “Seppur solo il 25% dei rifiuti rinvenuti in questi anni sia  da imballaggi in plastica, è nostro dovere individuare le azioni più efficaci da intraprendere con le istituzioni per limitare questo fenomeno e consentire il corretto avvio a riciclo di questi rifiuti che, se opportunamente raccolti e riciclati, possono tornare a essere nuova materia prima”.

https://mailchi.mp/c2ca2f4c6830/great-success-for-the-blue-barriers-on-the-tiber-river-16531922?e=e2042a2eea

 

 

 

Pin It on Pinterest

Share This