LA PRODUZIONE DI PLASTICHE BIODEGRADABILI DA RIFIUTI ORGANICI E’ REALTA’
Rifiuti organici diventano Bioplastiche – LA PRODUZIONE DI PLASTICHE BIODEGRADABILI DA RIFIUTI ORGANICI E’ REALTA’: Lo sviluppo della consapevolezza e l’aiuto di alcune disposizioni regolamentari, spingono la ricerca per la produzione di bioplastiche che permettano di limitare l’inquinamento ambientale. Un esempio virtuoso di economia circolare reale, non solo dichiarata, è il progetto RES URBIS.
E’ coordinato dal Prof. Mauro Majone, professore ordinario di Impianti Chimici al Dipartimento di Chimica dell’Università di Roma “La Sapienza” e Direttore del Centro Interdipartimentale di scienze Applicate per la protezione dell’Ambiente e dei beni Culturali (CIABC) ciò impegna circa venti Unità Operative europee, tra Università, Istituti di Ricerca, Amministrazioni Pubbliche ed Aziende Private. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Horizon 2020 (n. 730349) con circa 3 milioni di €, dura 3 anni e si è concluso nel dicembre del 2019.
RES URBIS mirava a convertire diversi tipi di rifiuti organici urbani in preziosi prodotti biologici, in una bioraffineria integrata, secondo un progetto UE.
I rifiuti organici urbani comprendono la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, i fanghi di supero delle acque reflue urbane, i rifiuti di giardini e parchi e rifiuti selezionati della lavorazione degli alimenti.
I prodotti a base biologica includono un biopolimero biodegradabile (poliidrossialcanoato, PHA) e le relative bioplastiche a base di PHA. Inoltre i biosolventi (da utilizzare nell’estrazione di PHA) e fibre (da utilizzare per i biocompositi PHA).
L’obiettivo tecnico di convertire i rifiuti organici in questi bioprodotti è stato affiancato ad analisi territoriali ed economiche. Effettuate con riferimento a più cluster territoriali e soprattutto considerando l’integrazione nella nuova bioraffineria da rifiuti di impianti di digestione anaerobica esistenti. L’analisi di mercato si è basata su un portafoglio di bioplastiche basate su PHA, che sono state testate per molti usi.
Alla luce dei risultati, dobbiamo augurarci che il progetto sia sostenuto e quindi diventi presto una realtà industriale attiva.